Archivio dell'autore: Valeria Calogiuri

Giornata del risparmio energetico e stile di vita sostenibile, alcune dritte da seguire!

“Vivere sostenibile non sarà un comportamento immediato, ma dobbiamo convincerci che ne vale assolutamente la pena per il nostro pianeta e soprattutto per i nostri figli e le generazioni future”.

 Il consumo è alla base dell’economia e la pubblicità “costringe” il consumatore ad acquistare e trovare felicità nel prodotto acquistato. Per rendere la vita più sostenibile occorre consumare meno, consumare il necessario senza esagerare e riutilizzare di più e risparmiare soldi, così da produrre meno inquinamento e rifiuti.

Una delle idee eco-sostenibili è diminuire gli spostamenti: usare meno auto e  scegliere di spostarsi in bici, a piedi, con treno, autobus o metropolitana, ma anche mangiare prodotti locali, o a KM zero, potrebbe contribuire a diminuire lo spreco di energia necessaria per i trasporti, abbattendo anche i costi. Risparmiare significa saper investire il proprio denaro correttamente, ad esempio con l’acquisto di elettrodomestici di classe A+. Due fattori della vita sostenibile molto importanti sono non sprecare mai l’acqua, cosa che dovrebbe essere insegnata sin da bambini, e fare la raccolta differenziata. Sciacquare i barattoli, separare le etichette,  appiattire gli oggetti voluminosi, mentre gli oggetti grandi (radio, televisori,computer) devono essere portati all’isola ecologica più vicina può essere complicato e complesso all’inizio, ma porta benefici per l’intero pianeta. Riguardo lo spreco d’acqua, installare il frangi flutto in tutti i rubinetti di casa, riciclare l’acqua di cucina per innaffiare le piante, preferire la doccia anziché il bagno, sono tutte dritte per risparmiare più acqua possibile e avere uno stile di vita sostenibile e basato sul risparmio.

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Calogiuri Valeria, Drgio Silvano, Napolitano Luana IV D RIM  (A.S. 2016/17)

 

27 gennaio, Giornata della memoria

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Il 27 Gennaio si celebra la Giornata della Memoria per ricordare ogni anno una tragedia che sembra lontana e che ha coinvolto maggiormente un popolo percepito come lontano: le vittime dell’Olocausto.

Con il termine Olocausto si indica il genocidio perpetrato dalla Germania nazista e dai suoi alleati nei confronti degli ebrei d’Europa e, per estensione, lo sterminio nazista verso tutte le categorie ritenute “indesiderabili”.

Il complesso dei campi di Auschwitz, il più grande mai realizzato dal nazismo, svolse un ruolo fondamentale nel progetto di “soluzione finale della questione ebraica”, eufemismo con il quale i nazisti indicarono lo sterminio degli ebrei, divenendo rapidamente il più efficiente centro di sterminio della Germania nazista. Auschwitz, è diventato il simbolo universale del lager, nonché sinonimo di “fabbrica della morte”.

Il Giorno della Memoria non  è solo un omaggio alle vittime, ma una presa di coscienza collettiva del fatto che l’uomo è stato capace di tanta crudeltà. Non è la pietà per i morti ad animarlo, ma la consapevolezza di quel che è accaduto, che non deve più accadere, ma che, in un passato ancora molto vicino a noi, nella civile e illuminata Europa, milioni di persone hanno permesso che accadesse.

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Calogiuri Valeria, Drigo Silvano, Fumo Mariateresa, Napolitano Luana IV°D