Archivio mensile:gennaio 2017

ADOLESCENZA

di Giovanna Santoro & Alessio Casaburi

L’adolescenza è senz’altro uno dei periodi più difficili della vita, questo è quello che pensiamo!family

In questa nostra fase facciamo tutto il possibile per farci accettare,  perché la verità è che ci sentiamo completamente soli e spaesati: nessuno ci ha mai detto come affrontare la vita e le sue difficoltà; non abbiamo la minima idea di come comportarci nel nostro presente,  figuriamoci pensare al futuro! Nelle nostre indecisioni e insicurezze non riusciamo a confidarci con la nostra famiglia perché convinti che non possano capire quello che proviamo,  e la maggior parte delle volte abbiamo ragione. Gli adulti fanno finta di essere presenti ed interessarsi della nostra vita ma in realtà  a volte dimostrano che non gliene importa niente di noi… l’importante è l’apparenza,  siamo sempre costretti a fingere, perché la maggior parte delle volte abbiamo paura di essere noi stessi, paura di non essere accettati con i nostri difetti.

Parco3Allora cerchiamo aiuto nei nostri coetanei,  ma non sempre troviamo chi può capire il nostro disagio. Molte volte accade che il nostro migliore amico ci tradisca e questo causa in noi una fortissima delusione,  facendoci rinchiudere ancora di più in noi stessi. Ci convinciamo che non bisognerebbe mai affezionarsi tanto alle persone, perché prima o poi ti deluderanno, ecco perché molte volte ci isoliamo e preferiamo ascoltare buona musica, perché tutte la persone, per quanto bene ti vogliano, prima o poi ti feriscono.

Molti dei nostri problemi dipendono anche dalla difficile accettazione della propria persona. In realtà i cambiamenti di un adolescente sono anzitutto fisici. Spesso il nostro corpo cresce non proprio come noi stessi volevamo,  oppure non rispecchia i modelli che gli amici,  la televisione e i mass media ci impongono, facendoci sentire nella maggior parte dei casi a disagio e fuori luogo . Passiamo tutta l’adolescenza solo per capire che prima di venire accettati dagli altri dobbiamo accettare noi stessi, così come siamo, ma nella società d’oggi, a causa del mondo che ci circonda e dei media, è molto difficile soprattutto per le ragazze affermare di essere bella.

Anche l’ambito scolastico è spesso fonte di insoddisfazione. Noi adolescenti abbiamo la volontà di affrontare lo studio per raggiungere gli obiettivi prefissati,  ma poi la mancanza di interesse per materie scolastiche che vediamo sempre più lontane dalle nostre sensibilità e dal mondo in cui viviamo,  ci portano a risultati insoddisfacenti.
Alla fine,  noi vogliamo solo essere capiti, trovare una persona che sia disposta ad ascoltare quello che abbiamo da dire, che si interessi a noi e che ci sappia accettare,  senza pretendere cambiamenti. Qualcuno con cui condividere un qualcosa, un’amicizia,  un amore,  anche solo una passione momentanea. Sapere che quando un giorno ti sveglierai e non saprai che fare della tua vita,  quel qualcuno sarà lì ad incoraggiarti; peccato che quel qualcuno per molti adolescenti non è ancora arrivato!  Ci si alza tutte le mattine nella speranza di trovare quell’incoraggiamento per affrontare la vita,  forse questo incentivo arriverà proprio alla fine dell’adolescenza,  quando finalmente ci si accorgerà di essere cresciuti e si riuscirà a non soffrire più. Quando un giorno chiuderemo tutti gli occhi e niente più ci sfiorerà, saremo noi, potenti come mai, con i nostri concreti sogni affronteremo il mondo solo combattendo, perché è quello che sappiamo fare meglio,  per tutte le volte che il mondo ci butterà per terra noi saremo sempre in grado di rialzarci e camminare a testa alta. In questa convinzione,  credo che ci siamo strade meravigliose per noi,  ma camminiamo bendati da chi ci ferisce, e non vediamo nulla di tutto ciò. L’importante è essere capaci di sognare e sperare che un giorno i desideri diventino realtà.

Salernitani sconfitti dal Verona

Di Ascolese A. e Citro A.

Salernitani sconfitti dal Verona…

Risultato bugiardo (2-0) al “Bentegodi”.

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I granata tengono testa alla capolista, colpiscono un palo con Ronaldo e sprecano un’occasione colossale per pareggiare con Della Rocca. Costano caro gli errori difensivi.

Il trainer schiera la Salernitana con il 3-5-2. I campani partono con Gomis tra i pali (ormai titolare inamovibile), Perico, Tuia, Bernardini in difesa, Vitale, Busellato, Ronaldo Della Rocca e Improta a centrocampo e in attacco il duo Coda-Rosina. E’ una Salernitana molto duttile che può cambiare pelle e modulo in gara in corso passando sia al 5-3-2 che al 4-3-3. Non al meglio Donnarumma che parte dalla panchina.

In campo con il 4-3-3, invece gli uomini di mister Pecchia: davanti a Nicolas ci saranno Pisano, Caracciolo, Boldor e Souprayen. Le chiavi della mediana saranno affidate alle sapienti mani di Fossati, con Romulo e Bruno Zuculini ai lati dell’ex Milan. Pazzini, come al solito, guiderà il tridente d’attacco completato da Luppi e da Bessa. Arbitra Fabrizio Pasqua di Tivoli.

I tifosi della Salernitana, seppure amareggiati dalla sconfitta, sono fieri del lavoro che la squadra e i tecnici stanno compiendo e non abbandoneranno i loro giocatori nelle prossime partite.

B.R.I.C.S.

di Luigi Castaldi & Andrea Palo

B.R.I.C.S. è un acronimo che sta per Brasile, Russia, India e Cina, quattro Paesi che, pur con sistemi economici diversi tra loro, sono caratterizzati da tassi altissimi di crescita del P.I.L. (Prodotto Interno Lordo)

La caratteristica comune di questi paesi è la demografia.

Tutti insieme i B.R.I.C.S rappresentano circa il 42% della popolazione mondiale.

Con il miglioramento delle condizioni di vita, gli abitanti di questi Paesi consumeranno sempre di più, stimolando ulteriormente la crescita del P.I.L.

Oltre alla variabile demografica, della quale si è detto, i punti di forza variano da Paese a Paese. Nel caso del Brasile la grande ricchezza di materie prime è uno di principali motori della crescita del Paese sudamericano. È il caso anche della Russia, uno dei principali esportatori di petrolio e gas al mondo. Diverso il caso di India e Cina, che hanno basato il proprio successo economico sullo sviluppo dell’industria manifatturiera, diventando nel corso dell’ultimo decennio i principali «fornitori» di merci a basso costo e a bassa innovazione tecnologica dell’Occidente industrializzato.

Brasile, Russia, India e Cina hanno avuto tra il 2001 e il 2010 un tasso di crescita cumulato del P.I.L. di quasi il 100%, contro il misero 35% dei sei Paesi più industrializzati. Oggi, a dieci anni di distanza dall’invenzione del termine, le quattro economie emergenti sono considerate il vero «motore» della crescita globale.

Cina e India non sono mai scese sotto al 6% di crescita annua del P.I.L. e la Cina, come reazione ai segnali di rallentamento della crescita  provocati dalla recessione in Occidente (dove si trovano i principali mercati di sfogo delle sue merci),  ha reagito utilizzando parte del surplus commerciale per un gigantesco piano di opere pubbliche che ha riportato, fin dal 2009, la crescita ai livelli pre-crisi.