22 anni fa veniva ucciso Giovanni Falcone.
Agli studenti è affidato il compito di:
- leggere la biografia su http://it.wikipedia.org/wiki/Giovanni_Falcone,
- informarsi sulle testate giornalistiche
- inviare alla redazione un articolo personalizzato.
E’ possibile essere agente del mutamento sociale in una dimensione politica e attiva senza etichette partitiche o appartenenze religiose?
Per rispondere a questa domanda bisogna chiarire quali devono essere i criteri di promozione della “cultura della solidarietà”.
Partiamo da due concetti fondamentali:
Alla base della “cultura della solidarietà” c’è l’impegno volontario, che non consiste in gesti occasionali, ma è costume di vita basato sulla dimensione attiva e politica ed impone regole da rispettare quotidianamente: prestare attenzione ai bisogni degli altri, come individui e come comunità, interrogarsi di continuo su quel che si può fare per rimuovere condizioni di disagio individuali o di gruppo, mettere al servizio degli altri ciò che sappiamo fare e quindi la competenza professionale.
E’ bene precisare che le competenze professionali non sono solo frutto di studi con conseguenti certificazioni, ma spesso e per la maggior parte si acquisiscono con l’esperienza. Facciamo un esempio sulla funzione docente/educatore: quali possono essere le parole chiave per avviare buone pratiche? A) Non uno di meno; B) Relazione; C) Libertà di insegnamento; D) Cosa valutare.
Fare scuola oggi (ma questa riflessione accompagna chi agisce in campo educativo da decenni ed ha radici molto profonde) impone un’azione continua per la conservazione e lo sviluppo dei valori, azione rivolta non solo ai giovani, ma esteso anche alle loro famiglie, poiché oggi esistono nuovi strumenti di aggregazione e scambio di idee e le motivazioni e le aspettative degli individui non sono più proiettate verso il futuro.
Parole chiave da tener presenti in questo caso sono: sobrietà, solidarietà, collaborazione, sana competizione, identità.
Per dare senso al “futuro” è necessario puntare sullo sviluppo della cultura di progetto, ossia su modalità di stili di vita che prevedono il raggiungimento di obiettivi concreti, attraverso l’impegno assiduo, la pratica quotidiana, l’applicazione di metodi e l’osservanza delle prassi.
L’utilizzo invasivo di strumenti tecnologici, sia da parte dei nativi digitali che da parte dei loro educatori (famiglie, insegnanti, ….) impone un’attenzione particolare alla “Educazione all’uso responsabile dei media”, che oggi costituiscono una dipendenza che va affrontata in maniera incisiva per il rilancio delle relazioni di comunità.
L’esperienza di avviamento e tutoraggio dell’Associazione di promozione sociale DISCOTEA (2002/2013), che nel 2014 è Gruppo locale del CENTRO TURISTICO GIOVANILE mi ha consentito di avere un punto di vista privilegiato e di seguire l’evoluzione dall’adolescenza alla maturità di giovani che, a partire dal gruppo classe, decidono di divenire punto di riferimento per i pari e per la collettività e rivestono il ruolo attivo di peer-educators e di ponte tra la scuola, le istituzioni e il mondo del lavoro.
Ogni anno studenti ed ex- studenti delle scuole superiori di Salerno si impegnano volontariamente, a volte anche in maniera inconsapevole, di solito per cicli mediamente triennali, per poi abbandonare l’impegno all’interno della comunità scolastica e tuffarsi in impegni di studio e/o lavorativi o dedicarsi ad altri interessi. Il PROGETTO DISCOTEA ha avuto quindi una continua evoluzione, prendendo in considerazione istanze provenienti dal basso, dando voce a quanti attraversano una delicata fase della propria vita, nel corso della quale devono assumere maggior consapevolezza del sé e maggior padronanza nel rapporto con l’altro. Le esperienze vissute in oltre dieci anni di attività si rivelano sempre preziose ed applicabili ai nuovi contesti di relazione.
RI-PROGETTARE dunque il mio ruolo di Coordinatore Provinciale del CENTRO TURISTICO GIOVANILE vuol dire tener conto del passato per andare incontro al futuro, valorizzando le finalità originarie dell’Associazione: contribuire al contenimento della dispersione scolastica e favorire la transizione scuola-lavoro, attraverso l’analisi e l’uso consapevole delle nuove tecnologie e l’animazione di gruppo, aggiungendo tutte le finalità insite nello statuto CTG, che in modo particolare si interessa del turismo per lo sviluppo dei territori (sostenibilità, accessibilità, …..)
Gli obiettivi delle singole azioni intraprese nel corso degli anni sociali non danno vita solo a prodotti o ad eventi, ma hanno consentito di redigere un bilancio sociale che tiene conto cioè non di fattori economici, ma del raggiungimento di obiettivi in termini di capacità di aggregazione, di inclusione, di disseminazione.
In sintesi (Analisi SWOT)
PUNTI DI FORZA Crescita delle singole risorse umane coinvolte Esperienze pregresse documentate Rapporti sociali consolidati con le istituzioni e con altre associazioni del terzo settore
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PUNTI DI DEBOLEZZA Mancanza di continuità nell’impegno delle risorse umane Continuo ricambio generazionale, con conseguente ingente lavoro ciclico sul piano formativo
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OPPORTUNITA’ Istanze che provengono dalla scuola (e in particolare da singoli studenti)
Istanze che provengono dal territorio
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MINACCE Mancanza di attenzione della collettività, con conseguente incomprensione e scarsa valutazione del PIANO DI LAVORO ANNUALE che si fonda sull’IDEA PROGETTO dell’anno sociale |
Da qui si ri-parte per dar voce a tutti i gruppi locali CTG della Provincia di Salerno!
Il 22 maggio, alle ore 21,00, al Teatro A. Genovesi (via Principessa Sichelgaita, 12), Casa della poesia organizza una grande serata dedicata a Jack Hirschman, uno dei maggiori poeti contemporanei, leggenda della controcultura americana, fondatore della Casa della poesia, in Italia per un tour di letture e per presentare il suo nuovo libro italiano 28 Arcani.
Sarà anche l’occasione per illustrare l’attuale situazione di Casa della poesia e i suoi progetti futuri, ma soprattutto per festeggiare il traguardo degli 80 anni raggiunto dal “poeta laureato” di San Francisco.
Con noi per festeggiare Jack: Gaspare Di Lieto, Giancarlo Cavallo, Maurizio Carbone, Francesco Napoli, Massimo Mollo e tanti altri amici…
La serata è organizzata grazie alla collaborazione dell’Istituto Superiore “Genovesi – Da Vinci” di Salerno.
Gli Arcani rappresentano, nella vasta produzione poetica di Jack Hirschman, un elemento fondamentale e straordinario, il punto più avanzato della sua ricerca. Si tratta di lunghi componimenti nei quali la sua scrittura si esalta e si libera, nei quali confluiscono le sue sensibilità, le sue ossessioni ed i suoi amori, fondendo l’impegno politico e i temi sociali – sempre presenti nella sua poesia – con gli strumenti letterari acquisiti negli anni: la lezione surrealista, la cultura yiddish, la scuola beat, la cabala, le invenzioni lessicali e linguistiche, le associazioni mentali.
Negli Arcani si miscelano sapientemente la vita di strada con la storia, gli incontri reali o immaginari con la solennità del sacro, l’eros in contrapposizione alla pornografia, l’ossessione dell’olocausto e degli orrori del fascismo vecchio e nuovo.
Amplificando la sua straordinaria capacità di scrittura in queste opere prendono corpo frammenti di ricerca poetica, immagini e temi cari al poeta, la realtà unita al metafisico, l’attualità fusa con la memoria.
Dal figlio alla moglie, dal padre alla nonna, e ancora da Ginsberg a Pasolini, da Ferlinghetti a Chaplin, i volti sembrano sovrapporsi e confondersi, incontrarsi e scontrarsi, il dolore personale e quello “politico” confluiscono in una straordinaria poesia in cui la pietas raggiunge le vette più alte.
Guardando al mondo contemporaneo e alle sue modificazioni, alla storia, al declino e all’agonia della civiltà occidentale, al ruolo dei nuovi sistemi di comunicazione, alle lotte e alle rivoluzioni, all’orrore delle guerre mai giuste, Hirschman riesce sempre a dare un segno di speranza, fiducioso com’è negli uomini e soprattutto nella poesia.
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Jack Hirschman è nato nel 1933 a New York. Poeta, scrittore, pittore, traduttore, attivista politico a favore dei poveri e degli emarginati, ha pubblicato – tra poesia, saggi, traduzioni, antologie – più di 100 libri. In aperta opposizione alla guerra del Vietnam venne allontanato dall’insegnamento all’UCLA nel 1966. Membro del CLP (Communist Labor Party), della Union of Left Writers, fondatore e redattore della rivista Compages, redattore di Left Curve e del People’s Tribune, fondatore del World Poetry Movement e della Revolutionary Poets Brigade, vive a San Francisco, in California. Ha pubblicato con la Multimedia Edizioni: Soglia Infinita (1993), Arcani (2000), Volevo che voi lo sapeste (2004), 12 Arcani (2004), The Arcanes (2006), un imponente volume che raccoglie in lingua inglese tutti gli Arcani scritti dal 1972 al 2006. Con la Multimedia Edizioni di Salerno pubblica nel 2014 28 Arcani tradotto da Raffaella Marzano ed è in fase di completamento il secondo volume in lingua originale che raccoglie i suoi Arcanes scritti dal 2007 al 2014.
INGRESSO LIBERO
Parcheggio libero e disponibile!