Il CTG Comitato Provinciale Salerno si occupa della formazione degli Animatori Culturali Ambientali dal 2017 e attiva uno o più Corsi per ACA CTG ogni anno. Nel 2024, oltre al Corso ACA realizzato in collaborazione con il Centro Servizi al Volontariato di Salerno, siamo stati scelti dal Centro di Educazione Ambientale Monti Picentini (CEA PICENTINI ) per la formazione di risorse umane nell’ambito di un progetto presentato alla Regione Campania – assessorato all’ambiente (Decreto dirigenziale 438 del 4/07/2023 – avviso pubblico Rete Infeas).
Il CEA opera nei Monti Picentini, in rete con altre associazioni e con il GAL Colline Salernitane, promuove il “Cammino dei Picentini” finalizzato alla promozione turistica del territorio. Collabora anche con le scuole del territorio per numerosi progetti di conoscenza e tutela della natura.
Il Progetto regionale prevedeva una parte teorica in presenza e lavori di gruppo finalizzati alla progettazione di nuove iniziative per la valorizzazione territoriale, affidata ai nostri formatori e tutor ACA CTG Rita Villani e Oreste Fortunato, e una parte pratica con escursioni di differente difficoltà realizzate in collaborazione con le Associazioni RARECA e SOCCORSO MONTANO DEDALO.
CRONOPROGRAMMA
Lezioni Teoriche
Il corso teorico si è svolto presso la sede il Gabbiano nelle giornate 20 -22-24-26-29 marzo dell’anno 2024 e ha avuto come obiettivo quello di offrire ai partecipanti uno scenario completo della ricchezza del loro territorio, ma ha anche dato l’opportunità di far conoscere Mission e Vision del CTG, al quale hanno aderito tutti gli iscritti. Ogni lezione è stata strutturata in maniera interattiva, in modo da rendere il discorso più interessante e partecipato, considerando anche le diverse esperienze di vita e le differenti età di ogni partecipante. Lo svolgimento di queste lezioni è stato affidato a Rita Villani, erborista e naturalista, nonché presidente del gruppo CTG Nun Ozia A.P.S. e segretaria del CTG Comitato Provinciale Salerno.
Passando agli argomenti, sono stati toccati i seguenti punti:
- lezione 1: la figura dell’ACA e il suo valore per la collettività
- lezione 2: la biodiversità vegetale dei monti picentini
- lezione 3: la biodiversità animale dei monti picentini
- lezione 4: la mappa empatica dei monti picentini
- lezione 5: norme per l’organizzazione di una escursione con accompagnatore
Nella lezione uno, a carattere introduttivo, è stato presentato il CTG, la sua mission, la sia vision e il ruolo dell’ACA (animatore culturale ambientale) figura molto utile per diffondere e promuovere la cultura e il valore della biodiversità locale, sia all’interno dal territorio in cui esercita, ma anche al di fuori del suo territorio d’azione.
Le lezioni 2 e 3, invece, si sono focalizzate sulla biodiversità animale e vegetale dei monti picentini. Il tutto è stato fruito grazie alla realizzazione di presentazioni con lo scopo di rendere la diffusione delle conoscenze subito disponibile e facile da consultare. Nella lezione 2 vi è stato prima un cappello sulla biodiversità, con sua definizione e le diverse strategie di misurazione empirica. Successivamente, si è passati all’illustrazione delle diverse schede per le diverse piante. La terza lezione, in maniera analoga alla precedente e sempre grazie ad apposite schede, ha permesso di catalogare le nozioni essenziali sulla biodiversità animale locale.
La quarta lezione, dedicata al capitale umano del territorio, si è aperta con una presentazione dei diversi comuni appartenenti al parco regionale dei monti picentini, prendendo in considerazione lo stemma, la sua estensione e collocazione, l’etimologia del nome e i principali luoghi e attività di interesse sociale aggreganti. In seguito, è stato illustrato il come realizzare una mappa empatica e il valore dell’empatia nelle relazioni sia con la pubblica amministrazione che con altri Enti del terzo settore.
L’ultima lezione, dedicata alla figura dell’accompagnatore ACA, si è concentrata principalmente sulla gestione dei rischi che potrebbero presentarsi durante un’escursione e sul come gestirli, ma soprattutto come prevenirli al meglio.
Nelle diverse lezioni si è cercato di far riferimento sempre a testi ufficiali, normative nazionali e regionali e indicazioni stabilite dall’Ente Parco, in modo da dare anche dei riferimenti affidabili ai partecipanti.
Gruppi di lavoro
Nelle attività di gruppo organizzate e condotte dal tutor Oreste Fortunato, è stato sottolineato con forza il valore del GRUPPO , del lavoro di squadra e l’importanza delle competenze diversificate delle risorse umane che compongono ogni gruppo.
Durante questi incontri, è emerso come la sinergia tra le persone, ciascuna con il proprio bagaglio di conoscenze e abilità, rappresenti una risorsa fondamentale per il raggiungimento di obiettivi comuni e per la realizzazione di progetti di valore.
Sono state inoltre condivise e approfondite le regole fondamentali per la collaborazione all’interno del gruppo, stabilendo modalità efficaci per la divisione dei compiti e per una gestione equilibrata delle responsabilità. Questo approccio ha consentito a ciascun partecipante di contribuire attivamente e di sentirsi parte integrante del processo, favorendo così un clima di collaborazione e di rispetto reciproco.
Parallelamente, i partecipanti hanno svolto in autonomia ricerche approfondite sulle potenzialità offerte dal territorio, individuando punti di forza, risorse locali e opportunità di sviluppo. Ogni gruppo ha quindi scelto un luogo specifico da valorizzare e ha proposto azioni concrete per promuoverlo, adattando le modalità di intervento ai diversi tipi di pubblico destinatario. Ciascun gruppo ha lavorato alla realizzazione di una presentazione dettagliata del progetto ideato, con l’obiettivo di rendere la propria proposta chiara e incisiva.
Nell’ultimo incontro, tutti i gruppi hanno avuto l’opportunità di socializzare pubblicamente i risultati del proprio lavoro. Questa condivisione ha permesso di scambiare idee, ricevere feedback e arricchire ulteriormente il bagaglio comune di competenze ed esperienze, sottolineando l’importanza della partecipazione attiva e dell’impegno collettivo per il successo di progetti territoriali e di valorizzazione comunitaria.
Uscite didattiche
Le uscite didattiche hanno offerto ai partecipanti l’opportunità di esplorare il proprio territorio e approfondire temi legati alla storia, all’economia, e alla biodiversità locale. Grazie all’accompagnamento di esperti del settore, ogni uscita didattica ha permesso di valorizzare e comprendere meglio il patrimonio culturale e ambientale che ci circonda. Anche in questo caso sono stati coinvolti i formatori CTG, nella veste di ospiti partecipanti all’attività.
Analizzando le diverse uscite, viene riportato quanto segue:
Aia della Baronessa – Vassi
Immersi nella natura, i partecipanti hanno potuto conoscere la storia agricola locale, osservando tecniche tradizionali e approfondendo il ruolo che l’agricoltura ha avuto nell’economia della regione. L’incontro con gli abitanti del luogo ha reso possibile una comprensione diretta del ciclo produttivo e della gestione sostenibile delle risorse agricole.
Borgo di Terravecchia
La visita al borgo di Terravecchia ha portato alla scoperta delle radici storiche e culturali di un piccolo centro medievale, un tempo luogo di vita e di scambi commerciali. I partecipanti hanno esplorato le architetture e i vicoli suggestivi del borgo, ricevendo spiegazioni sul significato di queste strutture e sul ruolo del borgo nella storia locale. È stata un’opportunità per conoscere tradizioni antiche e approfondire l’evoluzione socioeconomica del territorio.
Grotta dello Scalandrone
Questo affascinante sito naturale ha permesso ai partecipanti di avvicinarsi alla geologia e alla biodiversità. La visita alla grotta ha offerto uno sguardo ravvicinato alle caratteristiche morfologiche delle rocce, e l’accompagnamento delle guide speleologiche ha facilitato l’analisi dei processi naturali che hanno dato origine a queste formazioni. Inoltre, si è riflettuto sull’importanza della conservazione di ambienti così unici per la biodiversità del territorio.
Miniere di Ittiolo e Museo Paleontologico
Nell’ultima tappa, la visita alle miniere di ittiolo e al Museo Paleontologico ha permesso un’immersione nella storia industriale della zona e nelle scienze naturali. Qui i partecipanti hanno appreso l’importanza delle miniere e del lavoro estrattivo, oltre alla storia paleontologica della regione. Con l’aiuto degli esperti coinvolti, sono stati osservati reperti di antiche specie fossili, offrendo una prospettiva sul passato remoto e sull’evoluzione del territorio.
Tutte queste uscite didattiche e la totalità del corso hanno rappresentato un VIAGGIO conoscitivo e formativo, arricchendo il bagaglio culturale, ambientale, ma soprattutto personale ti tutti i partecipanti, formatori compresi. Facendo nascere in loro e in noi una maggiore attenzione verso la tutela e valorizzazione del grande patrimonio che ci circonda.