Buongiorno a tutti voi.
Sono Giancarlo Cavallo, socio da alcuni anni del CTG PICENTIA di Salerno.
In questo periodo di gravissima crisi ambientale ed economica una delle possibili soluzioni è data dall’economia circolare, ossia un’economia che azzera gli sprechi e riutilizza tutti i materiali biologici e tecnici, ottenendo in tal modo la migliore sostenibilità sia per l’ambiente che per il ciclo economico.
L’Ufficio Risorse Comunitarie del Comune di Salerno, dove ho lavorato per molti anni si è posto la domanda: questa soluzione è applicabile anche nel campo dei beni culturali materiali e immateriali?
Questo è quello che si propone di verificare il progetto CLIC (Circular models Leveraging Investments in Cultural heritage adaptive reuse,) finanziato dal programma europeo Horizon 2020, a cui partecipano i 15 partners (capofila CNR IRISS di Napoli, Università di Eindhoven, Londra, Nova Gorica, Portsmouth, Uppsala, Varsavia, Vienna, ICHEC di Bruxelles, ICLEI di Bonn, la FacilityLive di Pavia, Västra Götalandsregionen in Svezia, e le città di Rijeka, Salerno e Amsterdam) e gli stakeholder (portatori di interesse) della città di Salerno – unica città italiana partner – per la promozione di una cultura di innovazione e imprenditorialità per il riuso adattivo del patrimonio culturale.
Per saperne di più puoi visitare il sito del ClicProject
Il progetto è iniziato a partire dal dicembre 2017 e ha la durata di tre anni.
A Salerno, organizzati dal CNR IRISS e dal Comune di Salerno, sono stati realizzati alcuni HIPs (Heritage Innovation Partnerships) con gli stakeholders (Enti, Associazioni, Fondazioni, Ordini professionali, ecc.) al fine definire una linea comune condivisa per l’elaborazione del PAL (Piano di Azione Locale) per il riuso del patrimonio culturale della città, nella prospettiva dell’economia circolare e del modello emergente di “città circolare”.
Il piano, che si sta costruendo grazie alla forte sinergia tra tutte le parti interessate – stakeholder, amministrazione pubblica e un’ampia e qualificata comunità scientifica internazionale – analizza e sistematizza lo stato dell’arte della città e degli attuali strumenti urbanistici vigenti, delle iniziative, dei piani e dei programmi intrapresi, focalizzando l’attenzione sulle possibili fonti di finanziamento e sulle nuove opportunità gestionali e i nuovi modelli di business circolari per il riuso del patrimonio culturale in abbandono e sottoutilizzo.
Una nuova e più intensa fase di ascolto e partecipazione è stata avviata dal mese di settembre 2019 con l’attivazione di un Laboratorio permanente di collaborazione – HIPs Stakeholders’ Permanent Lab – per stimolare alla riflessione più assidua tutti i soggetti interessati
Mappa Stakeholders tra i quali c’è CTG: CLIC_Stakeholders_Salerno
Questo step consentirà di raccogliere, analizzare e condividere le proposte di azione da parte dei soggetti che aspirano ad assumere un ruolo attivo nella conservazione, valorizzazione e riuso del patrimonio culturale della città. In tale ambito si sono già costituiti alcuni Gruppi di lavoro, uno dei quali ha come focus il territorio che, a partire dall’area archeologica di Fratte, si estende fino a Rufoli – Ogliara dove sono situati le antiche fornaci per la lavorazione dell’argilla e il Museo Città Creativa.